Consiglio di Stato, Sez. IV, 13 luglio 2011, n. 4257

Categoria: Abusi edilizi

Con la pronuncia in analisi il Consiglio di Stato precisa che gli atti recanti la determinazione e la liquidazione dei contributi urbanistici, dovuti in relazione a concessioni edilizie rilasciate anche in sanatoria, hanno carattere ricognitivo e contabile, senza alcun margine di discrezionalità, in un rapporto rispettivamente di credito e di debito, con la conseguenza che le controversie sull'an e sul quantum di detti contributi, devolute alla giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo dall'art. 16, l. 28 gennaio 1977 n. 10, sono in sostanza giudizi di carattere civile relativi all'esistenza e all'entità di un'obbligazione legale.
Pertanto, con riferimento ad esse, non trovano applicazione le regole del processo impugnatorio di decadenza per ricorrere contro l'atto di liquidazione.
Inoltre, il rilascio del condono configura una procedura definita su istanza di parte, come tale insuscettibile di far configurare a carico dell’amministrazione procedente un onere di preventiva informazione; infatti, si è in presenza di una procedura a contenuto vincolato, per la quale la giurisprudenza esclude l’invio della comunicazione di avvio del procedimento.


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