Ostruzionismo nel rilascio del permesso di costruire: il Comune è tenuto a risarcire il danno
T.A.R. Liguria, Genova, sez. II, 20 novembre 2015, n. 933
Categoria: Edilizia
19 Gennaio 2016 - Dott. Savino Tatoli
Con la sentenza in epigrafe, il Tar Liguria ha affermato che sussiste la responsabilità risarcitoria del Comune allorquando quest’ultimo, mediante inutili aggravi procedimentali, lede l’interesse legittimo pretensivo del privato al rilascio del permesso di costruire.
La vicenda
Una società presentava allo sportello unico per le attività produttive domanda unica di autorizzazione alla realizzazione di un impianto di autoproduzione di energia elettrica, nell’ambito di un accordo di programma per l’attuazione degli interventi di rilancio dello sviluppo della Val Bormida, stipulato tra la società e, tra gli altri, il Comune di Cairo Montenotte.
L’approvazione dell’impianto, tuttavia, era subordinata alla valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) che la Regione Liguria rilasciava, seppur subordinandola al rispetto di una serie di prescrizioni.
La Provincia di Savona, quindi, rilasciava l’autorizzazione unica a costruire ed esercire l’impianto, ferma restando la necessaria accettazione delle prescrizioni di cui alla predetta V.I.A..
Senonché, l’amministrazione comunale, anziché concludere l’iter procedimentale mediante il rilascio del titolo abilitativo edilizio, non residuando, peraltro, alcun margine di discrezionalità, poneva in essere atti e comportamenti tesi ad una ingiustificata preclusione alla realizzazione della centrale a biomasse.
Purtuttavia, con sentenza n. 655 del 7 febbraio 2012, il Consiglio di Stato accertava il diritto della società al rilascio del permesso di costruire.
Sulla scorta di quanto sin qui prospettato, la società adiva il Tar ligure chiedendo la condanna del Comune al risarcimento del "danno da ritardo" subìto per effetto della violazione del diritto alla realizzazione della centrale.
La decisione
Secondo il Giudice Amministrativo adito, l’accertamento del diritto a realizzare e ad esercitare la centrale a biomasse era "pieno ed incondizionato, nel senso che non residuava, in capo al Comune di Cairo Montenotte, alcun margine di esercizio della discrezionalità in vista del rilascio del titolo edilizio".
Non può essere fondatamente posto in dubbio, infatti, che nel caso di specie il comportamento ostruzionistico del Comune abbia configurato una palese violazione dei principi generali di imparzialità, correttezza ed economicità ex artt. 1 e 2 l. 241/1990 e, per l’effetto, una lesione di un interesse legittimo pretensivo (rectius:l’interesse a conseguire un vantaggio da un atto amministrativo).
In tale prospettiva, i Giudici liguri hanno dapprima riconosciuto il nesso di causalità tra la condotta del comune ed il danno da ritardo, in quanto "la mancata, tempestiva realizzazione dell’impianto [era] dipesa unicamente dalle difficoltà e dagli ostacoli illegittimamente frapposti dal Comune (…) alla definizione del procedimento", e poi ritenuto sussistente l’elemento soggettivo che "è configurabile nel caso in cui l’adozione dell’atto o del comportamento illegittimo, lesivo dell’interesse del danneggiato, sia avvenuta "in violazione delle regole di imparzialità, di correttezza e di buona amministrazione alle quali l’esercizio della funzione amministrativa deve ispirarsi" e che il giudice può valutare, in quanto si pongono come limiti esterni alla discrezionalità (Cass., SS. UU., n. 500/1999)".
Pertanto, il Collegio ha accolto la richiesta di risarcimento del danno, circoscrivendolo, tuttavia, al solo danno emergente e, più nel dettaglio, ai costi inutilmente sostenuti.
Concludendo, quindi, fermi restando i presupposti del nesso di causalità e dell’elemento soggettivo, il Comune che tiene una condotta ostruzionistica nel rilascio di un titolo abilitativo edilizio è tenuto al risarcimento del danno.
Altri risultati nella categoria Edilizia
Edilizia
Superfici accessorie: non determinano volumetria. E prevale sempre il Regolamento Edilizio Tipo
T.A.R. Puglia, Sez. Terza, 21 gennaio 2020 n. 58
Edilizia
Ristrutturazione in zona agricola? Sufficiente la S.C.I.A.
Corte Costituzionale, 20 dicembre 2019 n. 281
Edilizia
Acquisizione al patrimonio comunale? Occorre un autonomo provvedimento
T.A.R. Campania, Napoli, Sez. VIII, 25 novembre 2019 n. 5552
Edilizia
Condono: in pendenza della definizione non può essere ordinata la demolizione
T.A.R. Lazio, SEz. II Bis, 19.11.2019 n. 13277
Edilizia
Illegittimo l'ordine di inibizione della SCIA oltre i 30 giorni
T.A.R. Puglia, Sez. III, 09.01.2019 n. 9
Edilizia
Sanatoria Lazio: parzialmente incostituzionale l'art. 22 (accertamento di conformità)
Corte Costituzionale 09 gennaio 2019 n. 2
Edilizia
Titolo edilizio: il Comune non può annullarlo dopo i 18 mesi
T.A.R. Campania, Sez. II, 28.01.2019 n. 199
Edilizia
Oneri e costo di costruzione: quando l'ente comunale deve restituirli
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 13 marzo 2018 n. 718
Edilizia
S.C.I.A. e annullamento dopo oltre 30 mesi
T.A.R. Liguria, Genova, Sez. I, 03.10.2016 n. 970
Edilizia
Recinzione in legno o in metallo per delimitare un terreno di proprietà
Avv. Fabiana Cesaretti - Tar Marche, Sez.I, 21 maggio 2016 n. 325
Edilizia
Realizzazione di un campo da calcio: serve il permesso di costruire?
TAR Toscana, 27 ottobre 2015, n. 1458
Edilizia
Installazione di un ascensore esterno: non serve il permesso di costruire
T.A.R. Liguria, Genova, 29 gennaio 2016, n. 97
Edilizia
Ostruzionismo nel rilascio del permesso di costruire: il Comune è tenuto a risarcire il danno
T.A.R. Liguria, Genova, sez. II, 20 novembre 2015, n. 933
Edilizia
Interesse ad agire e nozione di "vicinitas": per l'operatore economico rileva il bacino d'utenza
Consiglio di Stato, Sez. IV, 19.11.2015 n. 5278
Edilizia
Variante in senso proprio: è irrilevante la normativa sfavorevole sopravvenuta
T.A.R. Campania, Napoli, Sez. VIII, 19.02.2015 n. 1154
Edilizia
Lucernari di tipo Velux: per realizzarli è sufficiente la S.C.I.A.
T.A.R. Liguria, Sez. I, 19.09.2015 n.745
Edilizia
Impiego di cemento armato e limiti dei geometri
Consiglio di Stato, Sez. V, 23.02.2015 n. 883
Edilizia
Centro storico. Prima di ordinare la demolizione il Comune deve interloquire con la Soprintendenza
T.A.R. Lazio, Sez. Prima Quater, 06.02.2015 n. 2269